L.r. Lombardia 12/05: le modifiche del collegato ordinamentale 2013

Sul supplemento al B.U.R.L. n. 52 del 28 dicembre 2012 è stata pubblicata la legge regionale 24 dicembre 2012 n. 21, "Interventi normativi per l'attuazione della programmazione regionale e di modifica e integrazione di disposizione legislative - Collegato ordinamentale 2013".

L'art. 4 ("Modifiche alla l.r. n. 12/2005") introduce, dopo l'art. 25, comma 1 bis, l.r. n. 12 del 2005 ("Legge per il governo del territorio") tre nuovi commi, finalizzati a disciplinare, secondo la Direzione Generale Urbanistica, "la disciplina transitoria necessaria per il completamento del processo di totale rinnovamento della strumentazione urbanistica comunale, pur senza modificare il termine di validità dei vecchi piani regolatori generali, fissato al 31 dicembre 2012 dall'art. 25, comma 1 della l.r. n. 12 del 2005", ferma restando - ad avviso della DG regionale - l'applicazione dell'articolo 9 TUEL per i Comuni che a quelladata non avessero approvato il PGT.

Tuttavia, il disposto del nuovo comma 1 quater per i comuni inadempienti non solo non concretizza alcuna declinazione della tesi della applicabilità dell'articolo 9 del DPR 380/2001 ma, al contrario, la nega, disponendo in senso diverso e contrario rispetto alla norma nazionale, con il conseguente obbligo per le AC che aderissero a tale tesi di verificare in ogni caso il rispetto del DPR 380/2001, articolo 9.

La disamina della modifiche alla l.r. lombardia 12/05 attraverso il collegato ordinamentale 2013 è disponibile a questo indirizzo:

Corte di Giustizia Europea: stop agli incarichi diretti tra enti pubblici

Con sentenza C-159/11 del 19.12.2012 la Corte di Giustizia Europea ha posto un stop agli accordi stipulati tra pubbliche amministrazioni (nella specie ASL e Università) al fine della realizzazione di servizi di  progettazione (nella specie, consistenti nella valutazione della vulnerabilità sismica delle strutture ospedaliere).

PGT: licenziate le modifiche alla LR 12/2005

Nella seduta del 19 dicembre 2012 il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la legge regionale "Interventi normativi per l'attuazione della programmazione regionale e di modifica e integrazione di disposizione legislative - Collegato ordinamentale 2013".

PGT: il parere del servizio legislativo del Consiglio regionale della Lombardia sulle modifiche alla l.r. 12/2005

Vengono discusse questa sera in Consiglio Regionale le proposte di modifica della legge regionale 12/2005 in punto conseguenze della scadenza del termine del 31 dicembre 2012 (articolo 25) per i Comuni che non avessero approvato il PGT. Ai consiglieri è stato fornito il parere redatto dal servizio legislativo del Consiglio regionale ai fini della trattazione del PDL 199. Il parere afferma, a pagina 11, che i "pochi commenti" della dottrina in punto interpretazione dell'espressione
Gli strumenti urbanistici comunali vigenti conservano efficacia fino all’approvazione del PGT e comunque non oltre la data del 31 dicembre 2012
prospettano, in via ermeneutica, l'applicazione dell'articolo 9 del DPR 380/2001 in materia di assenza di strumentazione urbanistica. A questo proposito gli estensori del parere indicano, nella nota 17 a pagina 11, due autori: uno di questi è il sottoscritto e l'articolo in questione è ^Esiti della mancata approvazione dei PGT al 31 dicembre 2012^, del quale viene riportato anche l'indirizzo internet [link].

Legge Regione Lombardia n. 12/2005: la commissione licenzia una mini modifica all'articolo 25

Nella saga delle proposte di modifiche all'articolo 25 della legge regionale n. 12/2005 della Lombardia, si inserisce l’emendamento approvato nella giornata del 13 dicembre in Commissione Bilancio. Il testo è ben lontano dal progetto di legge 26 ottobre 2012 della Giunta regionale, il cui articolo 8 prevedeva che nei Comuni in cui è stato adottato il PGT entro il 31 dicembre 2012, si continuino - fino al 31 luglio 2013 - ad attuare le previsioni dei Piani regolatori urbanistici generali (PRUG). Il Consiglio regionale si terrà mercoledì 19 dicembre.

Impianti telecomunicazione e accatastamento: circolare Ag. del Territorio n.6/2012

Con la Circolare n. 6 del 30 novembre 2012 l’Agenzia del Territorio affronta  il tema della determinazione della rendita catastale delle unità immobiliari a destinazione speciale (D) e particolare (E). La Circolare segue le Circolari n. 4 del 16 maggio 2006 e n. 4 del 13 aprile 2007, con le quali sono stati approfonditi gli aspetti che attengono alla corretta attribuzione della categoria catastale nonché i criteri per l’individuazione del minimo perimetro immobiliare e  l'autonomia funzionale e reddituale delle unità immobiliari.

Distanze sottotetti: è derogata la norma locale dal confine

Con ordinanza 23 novembre 2012 emessa nel ricorso ex artt. 1170 c.c. / 703 c.p.c. n. 359/11 R.G. Cont., il Tribunale di Como, sezione distaccata di Menaggio, ha messo un punto fermo su una circostanza pacifica per gli operatori di diritto ma non per le pubbliche amministrazioni. Ossia che l’intervento di recupero del sottotetto esistente, autorizzato ai sensi della l.r. 12 del 2005, essendo “ammesso anche in deroga ai limiti ed alle prescrizioni degli strumenti di pianificazione comunale vigenti ed adottati” (art. 64, c. II), se non deroga alle distanze di cui al D.M. 1444/1968, articolo 9, deroga invece alle locali distanze dai confini. 

Pubblicata in G.U. la Direttiva decoro del Ministro Ornaghi

Con Direttiva 10 ottobre 2012 ^Esercizio di attività commerciali e artigianali su aree pubbliche in forma ambulante o su posteggio, nonché di qualsiasi altra attività non compatibile con le esigenze di tutela del patrimonio culturale^ - meglio nota come ^Direttiva decoro^ - registrata alla Corte dei Conti in data 26 ottobre 2012 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 262 del 9 novembre 2012, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, affronta la spinosa questione della  compatibilità  tra  le  attività commerciali all'aperto e ambulanti e le esigenze di tutela e di adeguata qualità della valorizzazione del patrimonio culturale.

Divieto di edificazione sulle acque pubbliche: sono incluse le sponde dei laghi

Con sentenza n. 5620 depositata in data 5 novembre 2012 la IV Sezione del Consiglio di Stato ha affrontato il tema dell'ambito di applicazione dell'art. 96 del Regio Decreto n. 523 del 1904 ^Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie^, recante l'elenco dei lavori e degli atti vietati in modo assoluto sulle acque pubbliche, loro alvei, sponde e difese.

La questione interpretativa risolta dal Collegio sorgeva dalla tesi, prospettata nel caso di specie dagli appellanti, secondo la quale, dal complesso delle disposizioni in esame emergerebbe l'intento del Legislatore dell'epoca di limitare la disciplina ai soli corsi d'acqua e non anche alle sponde dei laghi.

Autori

Avv. Barbara Casillo
Diploma di maturità classica conseguito presso il Liceo Classico Alessandro Volta di Como. Laurea in Giurisprudenza conseguita presso l'Università Statale di Milano, con tesi in Storia del diritto italiano su ^Il Collegio dei Giuristi di Como^. Iscritta all'Albo degli Avvocati di Como dal 9 febbraio 2004.
http://www.studiospallino.it/b.casillo.htm

Avv. Alice Galbiati
Diploma di maturità scientifica conseguito nel 2003 presso il liceo statale E. Fermi di Cantù (CO). Laurea magistrale in Giurisprudenza conseguita presso l'^Universitas Studiorum Insubriae^ di Como. Tesi in diritto penale e amministrativo sul ^L'abuso d'ufficio tra disciplina normativa e prassi applicativa^. Laurea con lode. Diploma di specializzazione per le professioni legali rilasciato dall'Università Cattolica S.C. di Milano. Iscritta al registro praticanti dell'Ordine di Milano il 4 giugno 2009 e dal 21 ottobre 2010 abilitata al patrocinio. Avvocato dal 12 novembre 2012.
http://www.studiospallino.it/a.galbiati.htm

Avv. Lorenzo Spallino
Avvocato civilista e amministrativista, cassazionista, iscritto nell'elenco degli arbitri presso la camera Arbitrale di Como. Professore a contratto presso l'Università dell'Insubria, Dipartimento di diritto, economia e culture, corso di Diritto Urbanistico e dell'Ambiente, facoltà di Giurisprudenza. Cultore della materia presso l’Università degli Studi dell’Insubria, dipartimento di Diritto, Economia e Culture. Iscritto nell’Elenco dei soggetti accreditati per lo svolgimento di incarichi di collaborazione, studio, ricerca, consulenza e formazione presso EUPOLIS Lombardia, Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione. Già Presidente della Camera Amministrativa di Como, oggi Camera Amministrativa dell'Insubria. Consulente di Fondazione Lombardia Ambiente per la revisione del Piano Territoriale della Regione Lombardia (PTR). Consulente di Eupolis per la revisione del Piano Territoriale Paesaggistico della Regione Lombardia (PTPR). Dal giugno 2012 assessore presso il Comune di Como con delega a pianificazione urbanistica, edilizia privata, SUAP, sistema informativo territoriale, informatizzazione, portale web comunale, digitalizzazione procedure e statistica.
http://www.studiospallino.it/ls.htm 

Effetti dell’adozione del PTCP in Lombardia

Il PTCP contiene certamente diverse previsioni di carattere ricognitivo ed orientativo. Esso, però, contiene anche previsioni dotate di efficacia prescrittiva e prevalente sugli atti del PGT.

Siamo onorati di accogliere, tra gli interventi disponibili sul nostro sito, le riflessioni dell'avv. Mario Viviani sul tema dei rapporti tra Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento e strumenti urbanistici.

L'articolo Gli effetti dell’adozione del piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) in Lombardia è disponibile alla pagina http://www.studiospallino.it/interventi/viviani_ptcp.htm.

Il linguaggio amministrativo: ragioni e tecniche della sua semplificazione

Lo studio organizza un incontro dedicato alle Pubbliche Amministrazioni, finalizzato a individuare ragioni, finalità e benefici di una semplificazione del linguaggio amministrativo. Semplificare non vuol dire, infatti, impoverire, bensì sottrarre complicazione ed aggiungere senso ad un linguaggio per sua natura diretto ai cittadini, prima che alle amministrazioni stesse.

Info
Data: gennaio 2013  [da specificare e confermare]
Orario: ore 15,00 / 17,00
Luogo: Studio legale Spallino, via Volta 66, Como

Relatori
» dr. Giovanni Acerboni, L'ink Scrittura Professionale http://www.scritturaprofessionale.it/
» avv. Lorenzo Spallino, studio legale Spallino http://www.studiospallino.it/ls.htm

Link permanente
http://www.studiospallino.it/formazione/linguaggio_amministrativo_2013.htm

DIA e poteri di autotutela della p.a.

Con sentenza 3 settembre 2012 n. 1495 il T.A.R. Brescia si pronuncia in tema di DIA, ammettendo il potere di autotutela dell'ente pubblico sugli effetti della DIA anche una volta decorsi i 30 giorni assegnati all'amministrazione per la verifica dei presupposti e dei requisiti di legge della dichiarazione.

Nel caso di specie, dei privati presentano in Comune una DIA in sanatoria avente ad oggetto la realizzazione di una recinzione su un terreno di loro proprietà: decorsi trenta giorni dalla presentazione dell'istanza, senza alcun intervento da parte dell'amministrazione, si forma il silenzio-assenso sulla stessa. A distanza di molti anni dall'intervenuto silenzio-assenso, tuttavia, il terreno viene riconosciuto di proprietà comunale e l'amministrazione, conseguentemente, dichiara inefficace la DIA ed ordina la rimozione della recinzione, richiamandosi all'art. 35 D.P.R. 380/2001. I privati impugnarono questi provvedimenti perché ne fosse dichiarata l'illegittimità.

Appalto integrato: il progetto definitivo può discostarsi dal preliminare posto a gara

Al termine di complesse vicende procedimentali, il TAR Lombardia, prima sezione, pronunciando nei ricorsi nn. 393/2010 e  443/2010) ha depositato il 12 luglio 2012 la sentenza n. 1973  con la quale pone un punto fermo sul rapporto tra progetto preliminare, progetto definitivo e progetto esecutivo e in particolare sulla possibilità, per un progetto definitivo, di discostarsi dal progetto preliminare posto a base di gara (cfr. art. 53, comma 2, lettera c, d.lgs 163/2006).

Nella fattispecie la seconda classificata contestava il fatto che il progetto vincitore - finalizzato al recupero di un teatro storico acquisto da società di cui unico proprietario era il Comune di Sondrio - fosse in contrasto con il preliminare posto a base di gara e, in ogni caso, come le discordanze tra progetto vincitore e lavori realizzati fossero dovute a ovviare alle manchevolezze del progetto vincitore.

Telecomunicazioni e Corte di Giustizia UE: solo i proprietari delle infrastrutture possono essere assoggettati ad un contributo per le installazioni.

Con pronuncia del 12 luglio 2012, la  Corte di Giustizia UE ha stabilito che solo i proprietari delle infrastrutture, per servizi di telefonia mobile, possono essere assoggettati ad un contributo per le installazioni avvenute su aree demaniali. Non possono invece essere assoggettati al alcun contributo gli Operatori che, semplicemente, utilizzano tali infrastrutture di tlc.

La controversia trae origine dalle obiezioni sollevate, da Vodafone España e da France Telecom España, in qualità di semplici utilizzatori e non proprietari della rete di telecomunicazione elettronica, presso la Corte Suprema Spagnola. Il tutto in relazione alla conformità ed al rispetto della Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 2002/20/CE (direttiva “autorizzazioni").

Diritto di veduta: l'impossibilità di godere della vista lago non legittima l'impugnazione

Con sentenza 5 luglio 2012, n. 959, il T.A.R. Veneto, Sez. II, ha escluso che la lesione del cd. ^diritto alla vista^ possa concretizzare, di per sè, l'interesse al ricorso.

Intervenendo in una fattispecie nella quale un confinante contestava, quale unico motivo di ricorso, che la demolizione e ricostruzione, in un fondo contiguo, di un edificio a uso residenziale avrebbe comportato l'impossibilità di godere della (preesistente) vista lago, il TAR Veneto, appellandosi all'art. 35 del codice del processo amministrativo a norma del quale
1. Il giudice dichiara, anche d'ufficio, il ricorso:
    a) irricevibile se accerta la tardività della notificazione o del deposito;
    b) inammissibile quando è carente l'interesse o sussistono altre ragioni ostative ad una pronuncia sul merito;
    c) improcedibile quando nel corso del giudizio sopravviene il difetto di interesse delle parti alla decisione, o non sia stato integrato il contraddittorio nel termine assegnato, ovvero sopravvengono altre ragioni ostative ad una pronuncia sul merito.
 ha ritenuto che gli elementi addotti dall'interessato non fossero sufficienti a individuare un interesse "differenziato e qualificato" a sostenere il ricorso, fermo restando che "il mancato godimento del panorama non è di per sé sufficiente a costituire il solo titolo di legittimazione all'azione e, ciò, laddove non si concreti nella violazione di norme in materia ambientale o sulle distanze tra le costruzioni" (tra le altre, Cass. Civ., Sez. II, 25 agosto 1992 n. 9859).

La decisione del T.A.R. Veneto, Sez. II, 5 luglio 2012, n. 959, è disponibile sul sito della Giustizia Amministrativa a questo indirizzo.

Abusi edilizi: non basta la segnalazione orale per attivare il silenzio dell'A.C.

Con sentenza n. 1075 del 12 aprile 2012, il T.A.R. Lombardia ha statuito che per reprimere un abuso edilizio, derivante da una D.I.A. o da una S.C.I.A., non è sufficiente una semplice segnalazione orale alla P.A. competente. E' invece necessario depositare una formale denuncia, munita degli elementi minimi (forma scritta, indicazione della lamentata illegittimità dell’intervento edilizio, richiesta di esercizio del potere/dovere di verifica e di eventuale repressione). In difetto, il silenzio dell'A.C. non è censurabile ai sensi dell'art. 31 c.p.a..

Nuova procedura aggiornamento del Catasto

Dal 28 giugno è disponibile, gratuitamente, per professionisti abilitati, la nuova procedura di aggiornamento Pregeo nella versione 10.5.

La procedura ad opera  dall'Agenzia del Territorio, grazie anche alla collaborazione con SOGEI, viene messa a disposizione dei professionisti abilitati alla presentazione degli atti di aggiornamento del Catasto. Il nuovo sistema di aggiornamento, consentirà ai tecnici di operare direttamente sulle banche dati del Catasto terreni attraverso una procedura automatica, fondata su regole condivise, anche negli orari di chiusura degli uffici. In relazione alle modifiche alla procedura l'Agenzia del Territorio ha fornito ulteriore specifiche con la circolare n. 1/T del 28 giugno 2012.

La circolare n. 1/T del 28 giugno 2012 è reperibile al seguente indirizzo: http://www.agenziaterritorio.gov.it/sites/territorio/files/documentazione/circolari/circolare_1_2012_pregeo/Circolare%20n.%201-2012%20-%20Pregeo%2010.pdf .

Sul tema, in generale, si consiglia di vedere anche: http://www.agenziaterritorio.gov.it/?id=6029

SCIA: nessuna illegittimità per la Corte Costituzionale

A giudizio della Corte costituzionale la disciplina della SCIA  ha un ambito applicativo diretto alla generalità dei cittadini e perciò va oltre la materia della concorrenza. Come tale, non è censurabile   per invasione delle competenze regionali ai sensi dell’art. 117, terzo e quarto comma della Carta Costituzionale.

La VAS come passaggio endoprocedimentale della procedura di pianificazione

Con sentenza n. 133 del 12 gennaio 2011, il Consiglio di Stato si pronuncia nuovamente in tema di VAS. In particolare, occupandosi della questione della necessità dell'individuazione di dell'^autorità compente^ in una pubblica amministrazione diversa da quella avente qualità di ^autorità procedente^, i Giudici di Palazzo Spada prendono posizione sul ruolo della VAS all'interno del procedimento pianificatorio.

Piani urbanistici: anche l'abrogazione è soggetta a VAS

Con decisione n. C-567 del 22 marzo 2012 la sezione IV della Corte di Giustizia UE ha fissato il duplice principio secondo cui:


  1. La nozione di piani e programmi «previsti da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative», di cui all’articolo 2, lettera a), della direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente, deve essere interpretata nel senso che essa riguarda anche i piani regolatori particolareggiati, come quello oggetto della normativa nazionale belga di cui trattasi nel procedimento principale. 
  2. L’articolo 2, lettera a), della direttiva 2001/42 deve essere interpretato nel senso che una procedura di abrogazione totale o parziale di un piano regolatore, come quella di cui agli articoli 58-63 del code bruxellois de l’aménagement du territoire, quale modificato dalla legge regionale del 14 maggio 2009, rientra in linea di principio nell’ambito di applicazione di detta direttiva, sicché è soggetta alle norme relative alla valutazione ambientale previste da quest’ultima.

Semplificazione amministrativa per gli impianti di telecomunicazione: D.Lgs. n.259/2003 e SCIA

Con sentenza breve n. 580 del 18 maggio 2012, la Sezione I del T.A.R. Piemonte si è occupata del tema della sostituzione, ad opera della Legge n. 122 del 2010, della denunzia di inizio attività, prevista nel Codice delle comunicazioni elettroniche (D.Lgs. n. 259/2003) relativamente ad alcune tipologie di impianti di telefonia, con la segnalazione certificata di inizio attività.

Sicurezza nei luoghi di lavoro ed eventuale responsabilità del Sindaco

Con la sentenza n. 15206 del 20 aprile 2012 la Corte di Cassazione Penale si pronuncia in tema di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle pubbliche amministrazioni, ed in particolare negli Enti Locali. Secondo i Giudici, considerato che la Pubblica Amministrazione è soggetta, al pari dell’impresa privata, al rispetto delle previsioni indicate dal D. Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii., ove il Sindaco, non provveda ad individuazione la figura del datore di lavoro in seno all’organigramma dell’ente locale, tale qualifica continuerà a coincidere con la figura del Sindaco medesimo.

L.R. Lombardia 1/2012: ambito di applicazione

La Regione Lombardia ha di recente approvato la L.R. n.1/2012 “in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria”, superando la precedente disciplina contenuta, tra l’altro, nelle LL.RR. nn. 90/1983, 30/1999, 15/2002 ed 1/2005, tutte abrogate dall’art.41 della ricordata L.R. n.1/2012.

Siamo onorati di ospitare un contributo del collega avv. Mario Viviani, volto a mettere in luce, con qualche considerazione esplicativa o critica, le novità introdotte dall’art. 3 della L.R. n.1/2012.

L'intervento, dal titolo L.R. Lombardia 1/2012: ambito di applicazione, è disponibile all'indirizzo http://www.studiospallino.it/interventi/l.r.lombardia_1_2012_viviani.htm

Ristrutturazione edilizia senza vincolo di sagoma: il TAR Lombardia dubita della legittimità costituzionale della L.R. 7/2012

Con sentenza 23 novembre 2011 n. 309 la Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità: a) dell’art. 27, comma 1, lettera d), ultimo periodo, della legge della Regione Lombardia 11.03.2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio), nella parte in cui esclude l’applicabilità del limite della sagoma alle ristrutturazioni edilizie mediante demolizione e ricostruzione; b) dell’art. 103 della legge della Regione Lombardia n. 12 del 2005, nella parte in cui disapplica l’art. 3 del d.P.R. 06.06.2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia) (testo A); c) dell’art. 22 della legge della Regione Lombardia 05.02.2010, n. 7 (Interventi normativi per l’attuazione della programmazione regionale e di modifica ed integrazione di disposizioni legislative – Collegato ordinamentale 2010), confermando la fondatezza della eccezione di illegittimità costituzionale a suo tempo sollevata dal TAR Milano, ossia che non c'è spazio per una definizione di ristrutturazione edilizia diversa da quella indicata dal legislatore nazionale nell'articolo 3 del DPR 380/2011.

Consiglio di Stato: il conferimento del patrocinio legale non è soggetto a gara

Con sentenza n. 2730/2012 depositata l'11 maggio 2012 la sezione IV del Consiglio di Stato - ribaltando la decisione di primo grado del TAR Lazio, sez. staccata di Latina, sez. I n. 604/2011 - ha ritenuto che l’affidamento diretto di un incarico legale finalizzato all’impugnazione di lodo arbitrale non rientri tra i servizi giuridici di cui all'allegato B, n. 21, del Codice degli Appalti.

Opere abusive in area vincolata e reato di pericolo

La realizzazione di un'opera abusiva in area vincolata, in assenza dell’autorizzazione da parte dell’Autorità competente, va annoverata tra i c.d. reati di pericolo senza che sia necessario l’accertamento del verificarsi di un concreto danno ambientale.

E' quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 13978 del 12 aprile 2012, dove nel caso esaminato l’imputato era chiamato a rispondere dei reati in materia ambientale di cui all'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004 e ss.mm.ii. e all'art. 44, lett. c) del D.P.R. n. 380/2001 e ss.mm.ii., il tutto per aver edificato in una zona sottoposta a vincolo un manufatto prefabbricato di circa 150 mq. in carenza sia del permesso di costruire che dell'autorizzazione paesaggistica.

In tal senso, la difesa evidenziava che, ai fini dell’integrazione della fattispecie del reato ambientale è insufficiente la realizzazione del manufatto in assenza delle predette autorizzazioni, essendo altresì necessario accertare che l’opera abbia arrecato una concreta lesione al paesaggio; in ogni caso, la medesima difesa sottolineava, la necessità di accertare che la condotta posta in essere, sia potenzialmente idonea a ledere il bene tutelato.

Secondo la Suprema Corte il reato ambientale contestato va invece annoverato tra i c.d. reati di pericolo e pertanto ad integrarlo è sufficiente la realizzazione dell’opera in assenza dell’autorizzazione da parte dell’Autorità competente, senza che sia necessario altresì l’accertamento del verificarsi di un concreto danno ambientale.

La sentenza n. 13978/2012 della Corte di Cassazione è scaricabile a questo indirizzo: www.studiospallino.it/doc/cass_13978_2012.pdf 

Piano Casa Lombardia: convegno CCIAA 30.5.2012

La CCIAA di Como, in collaborazione con la Camera Amministrativa di Como, organizza per il 30 maggio 2012, ore 14.00,  presso l'Auditorium Scacchi  della CCIAA, in via Parini 16 a Como, un incontro pubblico dal titolo "L.R. 13 marzo 2012, n. 4. Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico – edilizia / Nuove questioni e quadro d'insieme del nuovo Piano Casa della  Regione Lombardia".

Questo il programma:

  • Impianto generale della l.r. 4/2012 e rapporti con la legislazione urbanistica ed edilizia nazionale / Paolo Mantegazza - Camera Amministrativa di Como
  • Quadro degli interventi derogatori eccezionali della l.r. 4/2012 (parte I)  / Lorenzo Spallino - Università dell'Insubria
  • Quadro delle modifiche alla legge urbanistica regionale n. 12/2005 (parte II)  / Emanuele Boscolo - Università dell'Insubria 
  • Finalità della legge e le strategie di governance regionale delle trasformazioni  territoriali / Walter Callini - Regione Lombardia.
Modera: Antonietta Marciano, Comune di Como.

L'incontro ha il patrocinio di Confedilizia, Università dell'Insubria e Comune di Como. 

Il programma e la scheda di iscrizione - da inviarsi entro il 25 maggio 2012 - sono scaricabili a questo indirizzo: www.cameramministrativacomo.it/30.5.2012.pdf.

Ristrutturazione edilizia senza vincolo di sagoma: la Regione Lombardia interviene sul passato

Nell'articolo "La ristrutturazione edilizia in Lombardia alla luce della l.r. 7/2010 di interpretazione autentica dell'art. 27 l.r. 12/2005" pubblicato nel giugno del 2010 avevamo evidenziato un possibile profilo di incostituzionalità della normativa lombarda in materia di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione, ammessa dalla l.r. 12 senza vincolo di sagoma.

Come noto, il TAR rimise la questione alla Corte nel settembre 2010 e con sentenza 23 novembre 2011 n. 309 questa ebbe a dichiarare l'incostituzionalità:

  • dell’art. 27, comma 1, lettera d), ultimo periodo, della legge della Regione Lombardia 11.03.2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio), nella parte in cui esclude l’applicabilità del limite della sagoma alle ristrutturazioni edilizie mediante demolizione e ricostruzione;  
  • dell’art. 103 della legge della Regione Lombardia n. 12 del 2005, nella parte in cui disapplica l’art. 3 del d.P.R. 06.06.2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia) (testo A);
  • dell’art. 22 della legge della Regione Lombardia 05.02.2010, n. 7 (Interventi normativi per l’attuazione della programmazione regionale e di modifica ed integrazione di disposizioni legislative – Collegato ordinamentale 2010);
confermando la fondatezza della eccezione di illegittimità costituzionale sollevata dal TAR Milano, ossia che non c'è spazio per una definizione di ristrutturazione edilizia diversa da quella indicata dal legislatore nazionale nell'articolo 3 del DPR 380/2011.

L.r. 7/2012: la Regione Lombardia introduce la categoria della sostituzione edilizia.

Copiando la (brutta) abitudine del governo di legiferare per ^spot^, la Regione Lombardia è ulteriormente intervenuta sul corpo della legge 12 del 2005 con la legge 18 aprile 2012, n. 7, "Misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione".

Tra le altre innovazioni, degno di nota è l'articolo 17, il quale modifica l'elenco delle tipologie di intervento edilizio di cui all'articolo 27 della legge 12/2005, introducendo, al comma 2, la figura della sostituzione edilizia:
2. Dopo il punto 7 della lettera e) del comma 1 dell’articolo 27 della legge regionale 15 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio) è inserito il seguente: «7 bis. Gli interventi di integrale sostituzione edilizia degli immobili esistenti, mediante demolizione e ricostruzione anche con diversa localizzazione nel lotto e con diversa sagoma, con  mantenimento della medesima volumetria dell’immobile sostituito;».

Approvazione dei PGT in Lombardia: nessuna proroga.

Con deliberazione n° IX / 3211 assunta nella seduta del 29/03/2012 la Giunta Regionale ha preso atto della comunicazione dell’Assessore Belotti avente ad oggetto: “Piani di governo del territorio – aggiornamento e indicazioni”, nella quale si afferma che la Regione non intende concedere alcuna deroga al termine fissato al 31 dicembre 2012 per l'approvazione del PGT (articolo 25 L.R. 12/2005).

Se la posizione dell'assessorato sul punto era conosciuta, fa piacere che a distanza di sette anni dalla emanazione della legge regionale lo stesso indichi il suo pensiero sulle conseguenze del decorso del termine in questione, individuate nella applicazione analogica dell'articolo 9 del DPR 380/2001 (T.U. dell'Edilizia) per il caso di comuni "sprovvisti di strumento urbanistico".

La partecipazione ai procedimenti di pianificazione territoriale nella l.r. Lombardia 1/2012

Lo scorso 18 febbraio è entrata in vigore la L.R. della Lombardia 1 febbraio 2012, n. 1, Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria, pubblicata sul BURL n. 5, suppl. del 3 febbraio 2012.

Di particolare interesse per le Amministrazioni Locali è il comma 5 dell’art. 11, a norma del quale nelle procedure di pianificazione territoriale ed urbanistica  la partecipazione dei cittadini singoli o associati e degli enti pubblici e privati, come disciplinata dalle leggi vigenti, comporta l’obbligo dell’amministrazione di valutare e decidere istanze od osservazioni anche se dirette a tutelare interessi privati.

Impianti per TLC-RadioTV: l’Antitrust interviene sulla L.R. Lomb. n. 11/2001

Con nota n. AS919, datata 28 febbraio 2012, pubblicato sul Bollettino n.9 del 19 marzo 2012, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha trasmesso al Presidente della Regione Lombardia alcune osservazioni in merito ai possibili effetti distorsivi della concorrenza e del mercato provocati dall’art. 7 della Legge della Regione Lombardia n. 11 del 2001 recante “Norme sulla protezione ambientale dall’esposizione a campi elettromagnetici indotti da impianti fissi per le telecomunicazioni e per la radiotelevisione”.

Reti di comunicazioni e poteri dell'Autorità Antitrust

Il nuovo art. 21 bis della L. n. 287 del 1990 (*) e ss.mm.ii., introdotto dal D.L. n. 201 del 2011, art. 35, convertito con Legge n. 214 del 2011, ha disciplinato una speciale legittimazione ad impugnare gli atti amministrativi in capo all'Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Piano Casa Lombardia 2012: quadro degli interventi straordinari

Con la sinteticità imposta da un testo frutto del collegato di diverse leggi (l.r. 12/2005, l.r. 13/2009, l.r. 4/2012) è disponibile alla pagina ^PIANO CASA REGIONE LOMBARDIA 2012: QUADRO DEGLI INTERVENTI STRAORDINARI^,  un quadro generale riassuntivo degli interventi ammissibili secondo il Piano Casa 2012 della Regione Lombardia. La tabella muove, secondo l'interesse degli operatori, dal dato oggettivo degli immobili sui quali è possibile intervenire con la l.r. 4/2012, per indicare tipologie di intervento, bonus, condizioni e termini temporali.

Il documento è disponibile all'indirizzo:

Piano Casa Regione Lombardia 2012

Ampiamente fuori termine rispetto alla data ultima del 10 novembre 2011 del d.l. 70/2011, la Regione Lombardia ha approvato la legge 13 marzo 2012 n. 4  ^Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia^, modificando in più di un punto il progetto licenziato dalla Giunta regionale nella seduta del 9 settembre 2011 con delibera G.R.L. n. IX/2428.

Vincoli di piano regolatore e presunzione legale di conoscenza

Con sentenza n. 2737 del 23 febbraio 2012 la Sezione II della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di un promissario acquirente di un terreno che ha chiesto la risoluzione del contratto di compravendita per avergli il venditore taciuto la circostanza che tale terreno fosse gravato da vincolo. Gli Ermellini hanno fondato la motivazione del rigetto sulla circostanza che, essendo la previsione di vincolo contenuta nel piano regolatore vigente, l'acquirente avrebbe potuto conoscerla.

Controlli garanzie e responsabilità nelle forniture di calcestruzzo armato

Progetto Concrete in collaborazione con ANCE Sondrio, Confartigianato Imprese Sondrio - ANAEPA e Studio di Ingegneria e Consulenza Scaramellini, ha organizzato un incontro tecnico sul tema "Controlli garanzie e responsabilità nelle forniture di calcestruzzo armato. Dalle norme al cantiere: Istruzioni operative per la direzione lavori e l'impresa".

L'incontro si è tenuto venerdì 2 marzo 2012 presso la Camera di Commercio di Sondrio.

Sul sito www.studioscaramellini.it sono disponibili e liberamente scaricabili gli atti del convegno e la documentazione tecnica. Sono inoltre visualizzabili i video degli esempi proposti.

Contenere il consumo di suolo: quali strumenti giuridici

L'espressione ^consumo di suolo^ è trasversalmente oggi data in una accezione universalmente negativa. Dato che in Italia consumiamo ogni giorno più di 600 ettari di suolo ogni giorno contro i 30 della Germania, è più che legittimo il dubbio che sia in atto un processo di depotenziamento del suo significato, che - come tutte le espressioni umane - quando ^esplodono^ nell’utilizzo comune si allontanano dal significato originario, così che chiunque può utilizzarle attribuendo loro uno diverso, con il curioso effetto di non capirci pur parlando la stessa lingua.

Mediazione: trascrivibilità dell'accordo e cumulo di domande

Con ordinanza del 2 febbraio 2012, il Tribunale di Como, Sezione distaccata di Cantù, ha affrontato due interessanti questioni in tema di mediazione ex D.Lgs. 28/2010.

Il provvedimento, che porta la firma del Dott. Mancini, affronta dapprima il problema della natura dell'accordo di mediazione attributivo di un diritto reale (nel caso di specie usucapione) al fine di indagarne la trascrivibilità. Dopo aver dato atto del contrasto giurisprudenziale al riguardo, l'estensore ha concluso per l'esclusione della qualificazione di tale istituto come mero negozio dichiarativo, riconoscendogli al contrario funzione di regolamentazione della situazione giuridica sostanziale e dunque di espressione del potere negoziale delle parti ex art. 1321 c.c.: trattandosi di una transazione, tale accordo è trascrivibile ai sensi dell'art. 2643, n. 13, c.c.

Diritto urbanistico A.A. 2012

CORSO DI DIRITTO URBANISTICO, UNIVERSITÀ DELL'INSUBRIA A.A. 2011/2012
Viaggiando si può realizzare che le differenze sono andate scomparendo: tutte le città tendono ad assomigliarsi l'una all'altra, i posti hanno mutato le loro forme e ordinamenti. Una polvere senza forma ha potuto invadere i continenti.  [Italo Calvino]
II semestre / 6 crediti - Secondo modulo - 35 ore.  
Giovedì, h. 12/15, aula S.0.3, S. Abbondio, Como.
http://www.studiospallino.it/corso.htm

D.M. 1444/1968: la distanza pari all'altezza del fabbricato si applica solo nelle zone C

L'art. 9 del D.M. 1444/1968 stabilisce che
qualora le distanze tra fabbricati, come sopra computate, risultino inferiori all'altezza del fabbricato più alto, le distanze stesse sono maggiorate fino a raggiungere la misura corrispondente all'altezza stessa. Sono ammesse distanze inferiori a quelle indicate nei precedenti commi, nel caso di gruppi di edifici che formino oggetto di piani particolareggiati o lottizzazioni convenzionate con previsioni planovolumetriche.
La compilazione del testo può trarre in inganno: la disposizione sembra infatti essere di chiusura dell'intero corpo dell'articolo 9 ("come sopra computate"), riferentesi pertanto tanto alle distanze imposte tra edifici collocati nella medesima zona omogenea (primo comma) quanto agli edifici tra i quali, indipendentemente dalla zona omogenea cui appartengono, corra viabilità pubblica.

L. r. Lombardia n. 1/2012: tabella di comparazione con la L. 241/1990

Legge regione Lombardia 1 febbraio 2012, n. 1 (BURL n. 5, suppl. del 3 febbraio 2012) Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria, tabella di comparazione con le disposizioni della Legge 7 agosto 1990, n. 241Nuove norme sul procedimento amministrativo.


Link: http://www.studiospallino.it/materiali/l.r.lombardia_procedimento.htm

Procedimento amministrativo: la Lombardia licenzia la nuova legge regionale.

Non bastassero le quotidiane modifiche legislative a complicare la vita degli operatori professionali del diritto e degli uffici comunali, la Regione Lombardia ha ritenuto opportuno intervenire pesantemente sulla gestione del procedimento amministrativo licenziando la Legge Regionale 1 febbraio 2012 , n. 1, Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria, pubblicata sul BURL n. 5, suppl. del 3 febbraio 2012.

Centrale di committenza: il Senato approva l'emendamento ANCI

Con D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito con modificazioni con L. n. 214 del 22 dicembre 2011, il Governo Monti ha introdotto un'importante novità in materia di gestione delle procedure di evidenza pubblica, con specifico riferimento agli affidamenti gestiti dai Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.

Impianti di telefonia mobile: digesto di legislazione, giurisprudenza e dottrina.

Di seguito le slide dell'avvocato Jesus Cortinovis a margine dell'incontro ^Impianti di telefonia mobile: procedure e competenze^ del 2 febbraio 2012

Sono altresì disponibili i materiali distribuiti all'incontro. Il documento ^Impianti di telefonia mobile: legislazione, giurisprudenza, dottrina, schema di rilascio del n.o. paesaggistico^ è scaricabile in formato .pdf a questo indirizzo: http://www.studiospallino.it/doc/telefonia.pdf 

Tutti i materiali sono distribuiti con licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia

Sanatoria paesaggistica: il silenzio della Soprintendenza è illegittimo e impedisce il rilascio di un provvedimento favorevole da parte del Comune

Con sentenza 31 gennaio 2012 n. 156, il  TAR Lombardia-Brescia, Sez. I,  ha finalmente messo un punto fermo sull'obbligo della Soprintendenza di pronunciarsi sull'istanza di compatibilità paesaggistica ai sensi dell'articolo 181 ^Opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa^, D.Lgs. 42/2004, il cui comma 1-quater recita:
Il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile o dell'area interessati dagli interventi di cui al comma 1-ter presenta apposita domanda all'autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell'accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi medesimi. L'autorità competente si pronuncia sulla domanda entro il termine perentorio di centottanta giorni, previo parere vincolante della soprintendenza da rendersi entro il termine perentorio di novanta giorni.
Se, ricorda il TAR, il procedimento amministrativo per l’accertamento della compatibilità paesaggistica deve essere concluso nel termine di 180 gg., il silenzio della Soprintendenza - che non consente all'amministrazione comunale di concludere il procedimento amministrativo di competenza con provvedimento espresso - è illegittimo, e nei suoi confronti è ammessa la tutela volta a ottenere l'ingiunzione a provvedere in capo alla Soprintendenza stessa.

La sentenza TAR Lombardia-Brescia, Sez. I, 31 gennaio 2012 n. 156 è disponibile a questo indirizzo.

Decreto liberalizzazioni e professione forense

Con decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, il Governo ha rilasciato disposizioni urgenti "per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.19 del 24 gennaio 2012, s.o. n. 18, con entrata in vigore "il giorno stesso  della  sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana" (art. 98). Dovrà quindi essere convertito in legge entro il 24 marzo 2012, ossia sessanta giorni dalla pubblicazione, pena  la perdita di efficacia (art. 77 Cost.).

L'articolo 9 del decreto interviene sulle "professioni regolamentate", abrogando le relative tariffe  e introducendo l'obbligatorietà della pattuizione del compenso. Per comprendere la portata  della disposizione può essere utile sapere che il totale dei liberi professionisti italiani iscritti a Ordini e Collegi è di 2,1 milioni (fonte Il Sole 24 Ore).

In questa sede si vuole, senza pretesa di esaustività, portare un contributo di riflessione sulle conseguenze concrete della disposizione nella professione forense, non rintracciabili sui portali degli organismi di riferimento (Consiglio Nazionale Forense), impegnati nelle manifestazioni di dissenso rispetto alla riforma.

Stazioni radio base: legittimo il ricorso all'esproprio per i proprietari renitenti

Con sentenza n. 11 del 2012 il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza n. 98 del T.A.R. Emilia Romagna, Sez. di Parma, del 2011, riconoscendo la legittimità dei provvedimenti approvati del Comune di Salsomaggiore diretti ad attuare il piano comunale di coordinamento per la installazione di antenne di telefonia mobile, all’individuazione delle aree interessate e all'espropriazione delle stesse, nulla ostando la circostanza della loro successiva concessione in via onerosa ai gestori.

Cassazione Penale: nozioni di ultimazione di immobile abusivo e di aggravio urbanistico

Con sentenza n. 39733/11 depositata il 3 novembre 2011 la Corte di Cassazione, terza sezione penale - pronunciandosi a seguito di ricorso avverso ordinanza del Tribunale di Catanzaro di conferma di decreto GIP portante sequestro preventivo di manufatti edilizi realizzati in violazione dell'art. 44, lettera c), DPR 380/2001 - richiama e fa proprie le nozioni di ultimazione di immobile abusivo e di aggravio di carico urbanistico, secondo l'orientamento della stessa Corte.

Mediazione: il Ministero chiarisce le misure correttive

Con circolare 20 dicembre 2011 il Ministero della Giustizia chiarisce la portata della misure correttive introdotte con il decreto interministeriale 6 luglio 2011 n.145, recante modifica al decreto del Ministro della giustizia 18 ottobre 2010 n.180, in materia di determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione, nonché in materia di indennità per il compimento del servizio di mediazione e conciliazione. Attività di vigilanza, tirocinio assistito, criteri di assegnazione degli affari di mediazione, chiusura del procedimento e modifiche in materia di indennità sono le materie su cui si accentra la circolare, affrontate con chiarezza e sintesi espositiva.

La circolare 20 dicembre 2011 il Ministero della Giustizia è disponibile sul sito del Ministero a questa pagina:

Corte Costituzionale: illegittima la riduzione dell'indennità di espropriazione correlata alla dichiarazione ICI

Con sentenza n. 338 depositata il 12 dicembre 2011, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504. In via consequenziale la corte ha altresì dichiarato l'illegittimità costituzionale dell’articolo 37, comma 7, del DPR 8 giugno 2001, n. 327, a norma del quale
7. L'indennità è ridotta ad un importo pari al valore indicato nell'ultima dichiarazione o denuncia presentata dall'espropriato ai fini dell'imposta comunale sugli immobili prima della determinazione formale dell'indennità nei modi stabiliti dall'art. 20, comma 3, e dall'art. 22, comma 1, e dell'art. 22-bis, qualora il valore dichiarato risulti contrastante con la normativa vigente ed inferiore all'indennità di espropriazione come determinata in base ai commi precedenti. 
La disciplina stabilita dall’art. 16 - afferma la Corte - non è, infatti, compatibile con il citato nucleo minimo di tutela del diritto di proprietà, in quanto non contempla alcun meccanismo che, in caso di omessa dichiarazione/denuncia ICI, consenta di porre un limite alla totale elisione di tale indennità, garantendo comunque un ragionevole rapporto tra il valore venale del suolo  espropriato e l’ammontare della indennità.

La pronuncia consolida definitivamente l'orientamento della Corte di Cassazione che nel 2007 e nel 2008 aveva affermato che l’evasione - totale o parziale -dell’Ici non impedisce al soggetto espropriato di ottenere l’erogazione dell'indennità, vero che “il diritto all'indennità di esproprio non va penalizzato in caso di omessa od infedele dichiarazione Ici” (Cassazione civile , sez. I, 3 gennaio 2008, n. 19; Id. Cassazione civile , sez. I, 12 ottobre 2007, n. 21433).

La sentenza 12 dicembre 2011 n. 338 della Corte Costituzionale è disponibile a questo indirizzo:

Consulenza legale on line: disponibile dal 1° gennaio 2012

Richiedere una consulenza legale on line può rivelarsi una modalità meno costosa e più rapida rispetto ad un approccio tradizionale, soprattutto quando l'interesse del cliente è quello di dissipare dubbi iniziali e assumere le informazioni necessarie per operare scelte successive.

A partire dal 1° gennaio 2012 il sito www.studiospallino.it  è stato implementato con la possibilità di accedere a servizi di consulenza legale on line. Il servizio è svolto nel rispetto del Codice di deontologia forense e della Direttiva 2000/31/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2000 (cd. "Direttiva sul commercio elettronico").

La richiesta di consulenza on line avviene tramite l'inoltro di un quesito attraverso un modulo dedicato, disponibile alla pagina www.studiospallino.it/modulo.htm: l'invio della richiesta di parere non fa sorgere alcun impegno economico a carico del richiedente.

Termini e modalità del servizio sono illustrati alla pagina www.studiospallino.it/consulenza.htm.
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