Distanze: non si calcola con riferimento a manufatti abusivi

Con sentenza n. 3968 del 21 agosto 2015, la sezione IV del Consiglio di Stato, ritorna sul punto della rilevanza, o meno, dell'abusività di un manufatto ai fini delle distanze, rafforzando l'indirizzo secondo cui la presenza di un manufatto abusivo a distanza dall'erigendo fabbricato sul fondo del confinante non può assumere a elemento impeditivo al rilascio del titolo.

Dopo Expo: politiche urbanistiche e gestione dei grandi eventi

Se l'obbiettivo del processo di gestione dei grandi eventi non è l'evento in sé quanto il prodotto della trasformazione territoriale, un modello fondato sulla deroga alla pianificazione urbanistica è un modello obsoleto, oltre che inefficace.

E' disponibile la versione breve dell'intervento al convegno "EXPO 2015 tra regole e deroghe. La gestione amministrativa di un grande evento", tenutosi il 22 giugno 2015 presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore ed organizzato da SOLOM (Società Lombarda degli Avvocati Amministrativisti).

Il testo completo è in corso di pubblicazione con gli atti del convegno.

L'intervento "Dopo Expo: politiche urbanistiche e gestione dei grandi eventi" è disponibile all'indirizzo http://www.studiospallino.it/interventi/dopo_expo.htm.

Riforma Madia: le nuove regole del silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni

Il 28 agosto 2015 entra in vigore la legge 7 agosto 2015, n. 124 Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. (15G00138) (GU n.187 del 13-8-2015).

L'articolo 3 modifica la legge n. 241/1990 introducendo l’art. 17 bis, intitolato ^Silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici^, il quale dispone:

Grandi opere: i Comuni non possono modificare unilateralmente le destinazioni urbanistiche del progetto approvato

Con sentenza n. 1770 del 22 luglio 2015 il TAR Milano, sezione III, chiarisce i limiti dei poteri di pianificazione territoriale delle amministrazioni comunali interessate dalla realizzazione di "Grandi Opere",  affermando che l’ente locale non ha il potere di modificare unilateralmente lo strumento urbanistico relativamente alle aree su cui incide il progetto e che eventuali provvedimenti comportanti modifiche unilaterali successivamente intervenuti debbono quindi essere considerati nulli per difetto di un elemento essenziale dell’atto. 
Copyright © www.studiospallino.it