Piani attuativi e obblighi di trasmissione alla Regione: commento a Corte Costituzionale n. 272/2013 [A. Galbiati]

Con pronuncia n. 272 depositata il 14 novembre 2013, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 1, della Legge della Regione Molise 7 agosto 2012, n. 18, nel testo vigente anteriormente all’aggiunta del comma 1-bis, inserito dall’art. 1, comma 3, della Legge della Regione Molise 2 gennaio 2013, n. 1, nella parte in cui non prevede che i piani attuativi conformi alla strumento urbanistico generale, per i quali non è prevista l’approvazione regionale, siano trasmessi dai Comuni alla Regione.

Accogliendo i dubbi di costituzionalità avanzati dal Presidente del Consiglio dei Ministri, la Consulta ha ritenuto che la norma impugnata violi il principio fondamentale in materia di competenza legislativa concorrente “governo del territorio” sancito dall’art. 24 della Legge 28 febbraio 1985, n. 47, che elimina l’approvazione regionale agli strumenti urbanistici comunali prevedendo, tuttavia, l’obbligo di trasmissione di copia affinché la Regione possa avanzare eventuali osservazioni sulle quali i Comuni “devono esprimersi con motivazioni puntuali”.

La decisione non può non portare ad interrogarsi sulla tenuta della Legge per il Governo del Territorio della Lombardia (L.R. 12/2005), che non prevede il passaggio in Regione.

L'articolo Piani attuativi e obblighi di trasmissione alla Regione: commento a Corte Costituzionale n. 272/2013 a firma avv. Alice Galbiati, è disponibile sul sito dello studio alla pagina http://www.studiospallino.it/interventi/piani_attuativi_trasmissione_regionale.htm.

Strumenti urbanistici generali e previsioni vincolistiche su singoli immobili

Con sentenza - non recentissima ma di sicuro interesse - n. 2265 depositata il 24 aprile 2013 il Consiglio di Stato, sezione quinta,  riconosce la legittimità delle previsioni dello strumento urbanistico generale finalizzate alla tutela storico-monumentale di singoli edifici.

Abusi edilizi: il condono non muta la destinazione urbanistica dell'area

Con sentenza n. 2454 del 7 novembre 2013 la sezione seconda del TAR Lombardia, Milano, precisa che il provvedimento di condono edilizio non muta la destinazione urbanistica dei fondi oggetto degli abusi edilizi.

Impianti di telefonia mobile: sono compatibili con le zone di rispetto cimiteriale.

Con sentenza n. 489 del 3 agosto 2013 la sezione I del TAR Basilicata consolida l'orientamento giurisprudenziale secondo il quale è illegittimo il diniego all'installazione di impianto di telefonia mobile in zona di rispetto cimiteriale in ragione della equiparazione di tali impianti  alle opere di urbanizzazione primaria ex art. 16 D.P.R. n. 380/2001, come disposto dall'art. 86, comma 3, del D.lgs. n. 259/2003.
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