Corte Costituzionale: la VIA è obbligatoria per i centri commerciali di medie dimensioni

Con sentenza n. 251, depositata il 28 ottobre 2013, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 22 della Legge della Regione Veneto 28 dicembre 2012 n. 50 nella parte in cui non prevede la verifica di assoggettabilità a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per i centri commerciali di medie dimensioni.

La decisione prende le mosse dal ricorso proposto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale censura la previsione regionale di assoggettabilità a VIA solo per le grandi strutture di vendita, aventi superficie superiore a 8.000 metri quadrati e non per quelle aventi superficie di vendita compresa tra i 2.501 e gli 8.000 metri quadrati, sottoposte esclusivamente alla procedura di verifica o screening.

D.L. 201/2011: il mancato adeguamento degli strumenti urbanistici in materia commerciale ne determina la perdita di efficacia

Con sentenza n. 2271 del 10 ottobre 2013 la sezione I del TAR Lombardia Milano (estensore Raffaello Gisondi) ha annullato il diniego opposto dal Comune di San Giuliano Milanese ad una società di grande distribuzione che intendeva ampliare la superficie di vendita del proprio esercizio al fine di estenderla da 600 mq. a mq. 804 mediante una redistribuzione degli spazi interni.

La società si era vista opporre le disposizioni di urbanistica commerciale recepite dal PGT, che escludevano all’interno degli ATUC 1-2-3, caratterizzati dalla prevalenza di edifici e destinazione residenziale, l’insediamento di medie strutture di vendita con superficie superiore ai 600 metri quadrati.

Appalti pubblici: quando il concorrente escluso è legittimato ad impugnare l'esclusione di altro concorrente

Con sentenza 30 settembre 2013 n. 4833, la Sezione V del Consiglio di Stato, discostandosi dall'unico precedente sul punto (T.A.R. Campania, Napoli, Sez. I,11 marzo 2004, n. 2835), ha riconosciuto in capo ad un concorrente escluso da una gara d'appalto la sussistenza dell'interesse e della legittimazione ad impugnare l'esclusione dalla gara di un altro concorrente, qualora l'esclusione abbia condizionato e direzionato in maniera non corretta l'esito della gara con lesione dell'interesse all'aggiudicazione in proprio favore della stessa.

Beni culturali: la dichiarazione di vincolo deve essere motivata e fondarsi su elementi obbiettivi

Anche il provvedimento scaturente dal procedimento di dichiarazione di interesse culturale di un immobile non sfugge al principio generalissimo della (corretta) motivazione degli atti amministrativi.

La sezione sesta del Consiglio di Stato, nella decisione 3 settembre 2013, n. 3092, fissa il principio secondo cui la dichiarazione di interesse storico di un immobile non solo deve essere motivata, ma deve anche basarsi su elementi oggettivi che ne illustrino uno specifico pregio o che ne attestino la valenza testimoniale ai fini vincolistici, supportati da adeguata istruttoria.

Detrazioni fiscali: non su immobili abusivi.

Le novità in materia di detrazioni fiscali (art. 16 d.l. 4 giugno 2013, n. 63) stanno suscitando molte aspettative, anche in ragione del fatto che diversi Piani di Governo del Territorio hanno scelto di limitare il consumo di nuovo suolo tramite nuove costruzioni.

Le categorie di interventi edilizi ammessi sono (per le unità residenziali) quelli di cui alle lettere b), c) e d) del Testo Unico dell'Edilizia (DPR 380/2001), articolo 3. In disparte le sensibili differenze rispetto alla normativa della Regione Lombardia in punto manutenzione straordinaria (art. 27, c. 1, L.R. n.12/2005), vale la pena ricordare che non possono svolgersi opere di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria su un manufatto abusivo e mai oggetto di sanatoria edilizia.
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