D.L. del Fare: proroga dei termini delle convenzioni di lottizzazione

Nella sintassi della frase semplice, il complemento di specificazione precisa e specifica il significato della parola da cui dipende. È introdotto dalla preposizione di, semplice o articolata. Il complemento risponde alle domande:  di chi? (rivolto ad un essere animato) di che cosa? (rivolto ad una cosa) [fonte].

Es. La nonna aveva paura. Di chi? La nonna aveva paura del lupo cattivo.

L'articolo 30, comma 3bis, della legge 9 agosto 2013, n. 98 Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69  (D.L. del Fare), prevede:
3-bis. Il termine di validità nonché i termini di inizio e fine lavori nell’ambito delle convenzioni di lottizzazione di cui all’articolo 28 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, ovvero degli accordi similari comunque nominati dalla legislazione regionale, stipulati sino al 31 dicembre 2012, sono prorogati di tre anni.
La disposizione, introdotta in sede di conversione del d.l. n. 69/2013, sconta un evidente difetto di sintassi. L'espressione "Il termine di validità" manca infatti del complemento di specificazione. Essa non indica i titoli, i provvedimenti o più in generale gli atti amministrativi la cui scadenza temporale, fissata per legge o per atto dispositivo, deve intendersi prorogata per scelta del legislatore.

La circostanza non è indifferente per l'interprete.

D.L. del Fare: testo coordinato del d.l., come approvato, con legislazione edilizia nazionale e regionale di riferimento

Raffronto del T.U. dell'Edilizia e della L.R. 12/2005 alla luce delle modifiche operate con il d.l. 21.6.2013, n. 69, come modificato in sede di conversione

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Autore: avv. Alice Galbiati

Data pubblicazione: 26/06/2013

Ultimo aggiornamento: 09/09/2013

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SUAP e poteri del Consiglio Comunale: il Consiglio di Stato "alza l'asticella"

Il collega Umberto Grella segnala la recentissima e interessante decisione n. 4151 della sezione quarta del Consiglio di Stato, depositata il 6 agosto 2013, che si innesta sulla delicata questione dei poteri che residuano in capo al Consiglio Comunale chiamato a esaminare un progetto di localizzazione o ampliamento di impianti produttivi di beni e servizi in contrasto con lo strumento urbanistico, uscito positivamente dalla conferenza di servizi, ai sensi dell'articolo 5 del Decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 447.

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